Come è regolata la chiusura o l’apertura delle farmacie di turno a Trieste? È la legge regionale del Friuli Venezia Giulia, n° 59 del 2 settembre 1981 a disporlo, vediamo quali sono gli obblighi e le facoltà per le farmacie.
Il servizio farmaceutico, come si può ben immaginare, è n affare molto serio, perché ha a che fare con la salute dei cittadini e non poche volte le diatribe in questo settore finiscono in tribunale arrivando alle volte anche alla Suprema Corte di Cassazione, proprio perché si tratta di faccende delicate che ledono interessi altissimi.
Le farmacie di turno a Trieste devono restare aperte, in via ordinaria, 40 ore settimanali, a battenti aperti, restando chiuse, se non in turno, domenica e altre festività.
Il riposo infrasettimanale è fissato ad una giornata a settimana.
Nei giorni festivi la continuità di apertura delle farmacie va assicurata a turno e a battenti aperti; nel caso di Comuni con al massimo 2 farmacie, il turno viene condiviso con quello dei Comuni limitrofi ed eventualmente a chiamata.
Nelle ore di chiusura, sia nelle giornate festive che feriali, le farmacie di turno a Trieste devono assicurare il servizio a battenti aperti, durante l’intervallo pomeridiano, nei giorni festivi, il servizio farmaceutico dovrà essere assicurato a chiamata.
Servizio farmaceutico durante le ore notturne
Il servizio di guardia farmaceutica notturna, in qualunque giorno, feriale o festivo, ha inizio all’ora della chiusura serale delle farmacie e termina alla riapertura mattutina di queste.
Nelle città come Trieste, esso è assicurato dalle farmacie che si offrono a svolgerlo in permanenza, oppure a turno, a chiamata, e con l’obbligo di pernottamento di un farmacista in farmacia;
Per chiamata, si intende quella formulata dal cittadino mediante esibizione di regolare ricetta dichiarata urgente dal medico o riconosciuta tale dal farmacista stesso.